Contro ogni forma di discriminazione

Mamma cos'è l'amore?

Cartello vergognoso e discriminatorio
Cartello vergognoso e discriminatorio

- Che cos’è l’amore? - chiede un bambino alla mamma, unica persona  di cui si fida nei primi anni di vita. La mamma risponde con naturalezza,  cercando di trovare tutte le parole giuste affinché il concetto sia più chiaro possibile per un bimbo di quell’età.

- L’amore è quando due persone si sentono nel posto giusto e nel momento giusto quando sono insieme. E’  quando ognuno vuol  condividere ogni cosa con l’altra persona.-  E la mamma cerca ancora di far comprendere bene il concetto:

- Stare con la persona che ami - piccolo mio -  ti fa sentire felice come quando giochi al più bel gioco del mondo”

- Come quando gioco con le costruzioni, mamma? -

- Ancora di più amore mio! -

- Come quando mangio il gelato? -

- Ancora più felice piccolo -

- Come quando sto con te mamma?-

- Anche di più - insiste la mamma.

- Allora deve essere bellissimo mamma! -

Poi cresce e si innamora e comincia a capire bene che cosa intendesse dire sua mamma quando gli spiegava l’amore e capisce anche che è molto difficile tradurre in un concetto che valga per tutti, perché l’amore è unico per ognuno e ognuno ha un’idea diversa dell’amore.

E  tornando col pensiero a quando sua mamma cercava di spiegarglielo, comprende perfettamente la difficoltà di trasformare in parole il “groviglio di emozioni” che scatena l’amore.

Poi gli capita di provare qualcosa di straordinario per qualcuno e non importa se sia dello stesso sesso o di un altro: il “groviglio” di emozioni, di cui parlavo prima, è lo stesso.

E cerca di vivere quell’amore senza tentennamenti e senza porsi domande: l’amore quando arriva travolge e non ti dà nemmeno il tempo di pensare. Sa che adesso è felice e non fa nulla per sottrarsi a questo amore...perchè dovrebbe?

Poi ci sono le persone che forse non sanno proprio cosa sia l’amore. L'Amore nel significato più ampio possibile.

Non si condanna, né si discrimina l’amore solo perché non rientra  negli schemi standard dell'eterosessualità.

Nè animali nè gay: questo è il divieto che si sono visti "recapitare" via Whatsapp due giovani di Napoli che avevano prenotato in una struttura nel vibonese.

L'azione compiuta dal titolare della casa vacanze Ciufo di Ricadi (Vibo Valenzia), non appena si è reso conto che i suoi ospiti erano due uomini, è assolutamente da condannare.

Se si ha una struttura turistica si sa che possono chiedere ospitalità diverse categorie di persone verso le quali si devono usare gli stessi criteri di selezione. Puoi selezionare la clientela  solo sulla base dell’affidabilità e dell’educazione, ma mai  discriminare.

Grazie al professor  Massimo Arcangeli  che con diversi post su Facebook e articoli su giornali online, ha richiamato l'attenzione su questa vicenda e per l’intensa protesta contro questo ennesimo atto di omofobia che vediamo perpetrarsi ai danni di coppie omosessuali.

L'omofobia è, secondo me, una regressione culturale a tutti gli effetti.

Evviva l’amore e abbasso ogni forma di discriminazione.

 

24 luglio 2017

 

(© Alessia S. Lorenzi  Riproduzione riservata)

 

 

 

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