Cos’è in fondo la vita?

 


Quante volte ci siamo posti questa domanda? Sicuramente tantissime. E siamo riusciti a darci una risposta? Alcuni sì, forse, altri continuano a porsela fino alla fine, fino a quando la vita sta per “fuggire” via. Ma cos’è? Cos’è questo viaggio straordinario che tutti chiamiamo vita?

Anch’io me la sono posta tante volte e ho una mia visione, che può non coincidere con quella degli altri, anzi, sicuramente  non coincide.

Io penso sia un grande spettacolo, un po’ allegro e un po’ triste, che ci vede ora  spettatori, ora protagonisti. E penso che proprio questo alternarsi ci aiuti a migliorare permettendo di guardarci da angolazioni diverse e in ruoli diversi. Se vogliamo viverla davvero, dobbiamo mirare ad essere protagonisti. Non nel senso di mirare ad essere “primi” e sentirci migliori degli altri, ma nel senso di viverla in maniera dinamica, di essere, cioè, protagonisti della nostra vita, di essere forza trainante della nostra realtà. Protagonisti perché lo “spettatore” può solo applaudire, se gradisce lo spettacolo o andar via, qualora non fosse di suo gradimento, ma nulla può fare per renderlo migliore. Il “protagonista” lotta, soffre, gioisce, rischia in prima persona, ma vive, vive ogni attimo, ogni emozione di quello spettacolo. Lo spettatore resterà sempre uno spettatore se non percorrerà quei passi che lo separano dalla vita vera, quei passi che gli consentiranno di oltrepassare la zona d'ombra  ed entrare di diritto nella sua vita.

 

08 luglio 2015

 

(© Alessia S. Lorenzi - Riproduzione riservata)

 

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