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IL TEATRINO DELLA POLITICA
Non amo molto parlare di politica e non vorrei farlo nemmeno adesso. Mi piace però osservare i metodi e le strategie, a volte nascoste altre palesemente evidenti, di travisamento della realtà e di soppressione o occultamento di notizie che potrebbero rendere più limpida e trasparente la situazione politica. Schemi collaudati posti in essere da “registi” esperti per rendere tutto perfettamente bello e assolutamente diverso dalla vita vera.
Ed ecco il teatro apre le porte a tutti gli italiani: ora brillante commedia, ora triste sceneggiata, ora tragica rappresentazione. Pronti a tutto pur di arrivare.
Ed ecco scorrere sui social pagine sponsorizzate da Tizio per il partito X o Caio e Sempronio uniti per la coalizione Y... E poi trasmissioni televisive in cui “l’onestà” del partito A si contrappone alla "presunta corruzione" del partito B. E ancora il conduttore Z che parteggia per il partito C e lo dà palesemente a vedere; l'unica a non comparire e la "Realtà vera" che viene nascosta, travisata, offuscata, calpestata dalle esigenze della politica... I social sono tappezzati di post costruiti ad hoc per screditare quel candidato o quella forza politica, evidenti "falsi" ma "tanto non si accorgono" e in tanti condividono freneticamente. I cittadini che non sanno, che non immaginano, si fidano di chi dice ciò che loro, in fondo, vogliono sentirsi dire, si fidano di quelle promesse fatte con la bocca, sapendo già di non mantenere, mentre con la mano "rubano", "carpiscono" la promessa di voti dal cittadino ignaro, stanco...
Infine ci sono gli italiani, quelli che non li prendi in giro con quattro parole messe lì dopo aver studiato strategicamente quale sarà il loro effeto su chi le ascolta, quelli che sanno effettivamente come stanno le cose e sanno che non basta "lo schieramento X" o "la coalizione Y" per cambiare le cose, sanno che nessuno ha la bacchetta magica, sanno, soprattutto, che c'è bisogno di rimboccarsi le maniche e provare a fare la propria parte e sono stanchi di questo teatrino. Sono quelli che si informano, quelli che non prendono per buona qualsiasi fake news, ma verificano, cercano, approfondiscono. Quelli che sanno che non bisogna fidarsi di chi promette, di chi sembra avere la soluzione di tutto, quelli che sanno che bisogna puntare sulle persone, quelle oneste, quelle che non fanno tante chiacchiere, quelle che non promettono ai cittadini, ma promettono a se stessi di dare il meglio. Quei cittadini vorrebbero essere considerati persone e non "voti da raccogliere", vorrebbero maggiore lealtà da parte di tutti o, in alternativa, forse, preferirebbero la rappresentazione di un’autentica tragedia greca o di un'irresistibile commedia di Eduardo.
(Alessia S. Lorenzi - Riproduzione riservata)
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