Quel “simpatico” vicino di ombrellone...
A chi non è capitato il vicino di ombrellone “simpaticamente” da strozzare?
Pare che in spiaggia, le persone aumentino l’aggressività per varie ragioni. Prima fra tutte l’alta temperatura che rende particolarmente suscettibili e attaccabrighe. Aggiungiamo la spiaggia affollata e il menefreghismo e l’arroganza di alcuni oltre che l'insofferenza di altri, si comprende come le spiagge diventino una luogo di facili esplosioni.
E che dire degli spazi ristretti? E di quei “simpaticoni/e che si attaccano quasi al nostro asciugamano?
Senza dimenticare quelli che se ne stanno tranquillamente distesi usufruendo dell’ombra del nostro ombrellone.
E i cellulari? Vogliamo parlarne? Quei maleducati che strillano al telefono, raccontando quello che hanno fatto la sera precedente, con aggiunta delle portate della cena, dei luoghi che hanno visitato, delle domande su come sta zia Francesca, che fa nonna Giustina, ecc...
E poi i patiti delle racchette che, maleducatamente fanno i palleggi a due passi da te e più di una volta ti vedi sfrecciare la pallina a due millimetri dalla testa.
E che simpatici quei bambini lasciati allo sbaraglio che, correndo da una parte all’altra riempiono di sabbia asciugamano, corpi e tutto quanto incontrano lungo il tragitto, senza essere minimamente richiamati dai genitori.
E come dimenticare quella simpatica persona che va su e giù sul bagnasciuga parlando al cellulare per ore, che poi non è dato di sapere se all’altro capo ci sia o meno qualcuno e se magari non l’abbia abbandonata dopo i primi cinque minuti di conversazione.
Che fare in questi casi? Vi dico quello che faccio io: nulla. Mi sdraio con degli auricolari ascoltando buona musica o approfitto per una passeggiata in acqua evitando di “strozzare” qualcuno.
Scherzi a parte, godetevi il vostro mare, ignorate e andate avanti.
(© Alessia S. Lorenzi - Riproduzione riservata)